La CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata – si usa quando si fanno interventi di manutenzione ordinaria su parti non strutturali di un immobile:
- rifacimento di fognature esistenti con modifiche del percorso o nuovi allacciamenti
- opere interne come spostamento di tramezzi o divisori non portanti, controsoffitti in cartongesso…
- il frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, l’importante è che non venga modificata la volumetria degli edifici e venga mantenuta la destinazione d’uso.
La SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività: è necessaria quando si interviene sulle parti strutturali.
Per rendere evidente la differenza tra SCIA e CILA ecco i casi previsti dal Decreto “SCIA 2” in cui bisogna presentare la SCIA:
- manutenzione straordinaria;
- interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e di risanamento conservativo;
- varianti a permessi di costruire che non modificano parametri urbanistici e volumetrie, destinazione d’uso, categoria edilizia e che non alterano la sagoma degli edifici vincolati;
- varianti che non costituiscono una variazione essenziale.
Quali sono le opere realizzabili in edilizia libera?
Ecco alcuni degli interventi, detti di “edilizia libera” perché non necessitano di alcuna pratica edilizia come da DPR n° 380/2001:
- opere di pavimentazione e finitura di spazi esterni;
- installazione di pannelli solari e con celle fotovoltaiche, fuori dal centro storico;
- gli interventi di manutenzione ordinaria;
- gli interventi di installazione delle pompe di calore di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;
- eliminazione di barriere architettoniche escluse le opere che modificano la facciata esterna come gli ascensori esterni;
- attività di ricerca nel sottosuolo;
- i movimenti di terra.
È possibile consultare il glossario delle opere di edilizia libera entrato in vigore con il DM 2 marzo 2018 per essere informati su buona parte delle opere di edilizia libera.
Richiedi maggiori informazioni